MRP2 - PIANO DI PRODUZIONE E CONTROLLO QUALITA'       

Per gestire la produzione in modo lineare sarebbe auspicabile creare degli ordini di produzione che per semplicità possiamo vedere come normali ordini clienti dove il committente è l’azienda stessa (“MAGAZ”). In diverse realtà produttive, come quelle che producono esclusivamente su commessa, questo comporterebbe una mera operazione di copia degli ordini. Gea.Net velocizza questo processo consentendo anche di operare direttamente sugli ordini clienti, senza dovere per forza creare ordini di produzione.

La gestione proposta tende a minimizzare l’operatività sul magazzino e conseguentemente i possibili errori. L’obiettivo è analizzare gli ordini clienti o di produzione e in base a questi verificare la disponibilità dei componenti necessari per assemblarli. Sono presi in esame le giacenze e gli ordini a fornitori per ricavare la disponibilità quindi viene creata una simulazione della produzione che se accettata produce proposte d’ordine di acquisto e ordini di lavorazione a terzi oltre ad un piano di produzione vero e proprio contenente ogni singola attività a carico dei reparti produttivi con relative date previste di produzione.

Di conseguenza i vari reparti produttivi (Centri di Costo) si troveranno di fronte ad un cruscotto delle lavorazioni da eseguire. In questo modo la registrazione delle singole attività di lavorazione avverrà con un paio di click e senza rischi di errori.

 

Ordini di Produzione

Per semplicità concettuale, il Piano di Produzione di Gea.Net parte dal presupposto che tutte le quantità indicate sugli ordini devono essere prodotte, indipendentemente da una eventuale disponibilità a magazzino degli articoli da produrre. Questa scelta progettuale è stata fatta in considerazione del fatto che si dovrebbero analizzare una serie di fattori che il più delle volte richiedono una interazione con diversi operatori e politiche aziendali. 

Se questo processo può generare lavorazioni o approvvigionamenti non necessari occorre creare un filtro a monte e generare necessariamente degli ordini di produzione. Ovvero la possibilità di creare la produzione direttamente dagli ordini clienti deve essere vista solo come un’opzione che mira a snellire il processo.

Come detto possiamo vedere gli ordini di produzione come normali ordini clienti dove il committente è l’azienda stessa (“MAGAZ”). Le modalità per creare gli ordini di produzione sono le più disparate e il più delle volte occorre analizzare l’operatività aziendale e le finalità prefissate ma in linea di massima una prima ipotesi potrebbe essere quella di analizzare ogni ordine cliente in ingresso riportando sull’ordine di produzione solo gli articoli non già disponibili. Questa operazione risulta molto semplice usando la funzione Verifica, Disponibilità in Giacenza disponibile sulla barra comandi della scheda Ordine.

 

Lavorazione presso terzi

Le realtà produttive possono decidere di eseguire la propria produzione completamente all’interno dell’azienda oppure realizzare, anche solo in parte, l’attività presso terzi.

Se la lavorazione viene eseguita all’esterno, l’azienda può decidere di consegnare solo all’occorrenza i componenti necessari alla realizzazione del prodotto finito oppure stoccare una serie di componenti presso il lavorante. Nel primo caso tutti i componenti risiedono presso la sede principale che di conseguenza è anche quella su cui fare riferimento per analizzare la giacenza e l’impegnato.

Nel caso in cui anche solo una parte dei componenti risiede stabilmente presso il lavorante la situazione è più complessa ed in sede di analisi del fabbisogno occorre verificare giacenza e impegnato sia nel magazzino principale (“MAGAZ”) che presso il magazzino del lavorante.

Esiste anche una terza possibilità, ossia che il lavorante acquisti autonomamente parte del materiale necessario alla produzione. Si tratta solitamente di componenti di basso valore e di uso comune (viteria, bulloneria). In questo caso non sarà incombenza dell’azienda rifornire il fornitore e al tempo stesso questo materiale non sarà di proprietà dell’azienda committente. Solitamente il valore di questo materiale verrà addebitato a lavorazione eseguita sotto forma di costi di servizio, non di beni. Ragion per cui la scelta più razionale e rapida sarebbe tenere tutti questi microcomponenti fuori dalla distinta base. In verità, per motivi pratici e di calcolo, la soluzione di escludere dalla distinta base componenti di poco valore è una scelta consigliabile anche quando la produzione viene fatta internamente.

Vedremo successivamente come si crea la simulazione del piano di produzione ma possiamo anticipare fin da ora che ci sarà la possibilità di verificare la disponibilità dei componenti solo presso la sede principale (“MAGAZ”) o anche presso il terzista.

In questo modo, durante l’analisi del fabbisogno, sarà analizzata la giacenza nel magazzino centrale e quella nel magazzino del lavorante e su entrambi i magazzini sarà verificato l’impegnato. Per quanto riguarda gli ordini (sia attivi che passivi), non essendo riferiti specificatamente a un singolo magazzino e potendo trasferire i componenti alla consegna, saranno analizzati tutti gli ordini in essere.

Alla conferma del piano produttivo, l’impegnato verrà attivato direttamente sul magazzino del lavorante che si presume abbia ricevuto precedentemente i componenti per la produzione.

Disattivare le Transazioni

Per evitare errori di memoria insufficiente verificare nelle Impostazioni che sia disattivata l’opzione Usa Transazioni.

In versioni più vecchie di Gea.Net, per il corretto utilizzo del piano di produzione si consigliava di attivare la gestione delle transazioni che permette di rendere atomica una procedura di generazione o di gestione del piano di produzione.

Questo perché i dati relativi sono sparsi su più tabelle (Piano di produzione, impegnato, ordini) ed un eventuale errore durante il salvataggio del Piano di Produzione non vada alterare le tabelle collegate. Tuttavia questa è una operazione piuttosto pesante se si richiede di processare contemporaneamente diverse righe ordine e se le distinte base sono strutturate a più livelli. In questi casi, anche se si dispone di capacità di calcolo di tutto rispetto, si rischia di mandare in crash il sistema.

Per questo motivo, nelle versioni più recenti di Gea.Net la gestione delle transazioni in questo processo è stata soppressa. Per ridurre al minimo i tempi di esecuzione e di conseguenza errori possibili, è sempre vero il suggerimento di pianificare una riga ordine alla volta, qualora possibile. Ma ora il sistema di calcolo è stato spezzato in blocchi e il lavoro più pesante viene fatto della simulazione del Piano di Produzione dove non sono previste modifiche al database. In pratica la simulazione è possibile diverse volte senza intaccare i dati di origine.

Solo una volta che è stata mostrata la simulazione e dopo la conferma dell’operatore, verrà prodotto il Piano di Produzione. Questa operazione è piuttosto veloce e non dovrebbe creare problemi, ma se anche non andasse a buon fine sarà sufficiente eliminare il Piano di Produzione incompleto e le eventuali proposte d’ordine, prima di ripetere l'operazione.

Le funzioni per la gestione del piano di produzione sono :